E sei andato via
su indecifrabili parole,
parvenze di gelida volontà.
Attonita resto sul ciglio
della voragine infinita,
aggrappando ricordi.
Non sono più, non vedo più,
sospiro desiderio immenso
d’essere altrove,
eppure pulsa ancora
fioca e meccanica
da qualche parte la vita.
Solleverò le pietre
e a una a una ritroverò
le radici sacrificate al sogno,
nessun volo
in questo cielo nero.
Ma tu, sappilo,
per quel che ti devo,
sei già ricordo.