Dopo che gli altri fiori da tempo
deposto hanno la bellezza ai piedi
della bianca stagione ingrata
nel giardino innevato di fresco
solitaria sbocci sopra i rami
malati di ricordi e nostalgia.
Non una sorella ti accompagna,
né d’altri fiori sai il profumo.
Non t’appartiene la tenerezza
dell’aria dolce delle sere estive
né il gentile allaccio dell’ape
o della farfalla il tocco al cuore.
Ma tu, fissando in faccia il gelo,
corona rossa e ardita spina,
lampeggi l’aria in sfida di bellezza.