S’alzano le nebbie del mattino
lungo i filari di vigne
che a frotte s’accalcano
alla sommità della collina.
Le prime luci colorano
i segni e i suoni della valle
mentre stagione avanza
e copre di variopinte vesti
le strade, le case e la campagna.
Terra madre,
che incessante generi
l’eterno ritorno, terra amata
di questa fuggente vita solo tu
serbi il mistero che non vuoi svelare.
A noi resta solo il contemplare
l’infinito ventaglio dei colori
di quest’alba superba,
matrimonio intrecciato
di variegate forme
di materia e di luce
anime immense
del nostro divenire.