Accogliente è la notte…
Ciechi occhi migrano alla mente
misera figlia irriverente
di questo incantato cielo di stelle.
Nelle profondità dell’anima
si ridestano i pensieri
a lungo dileggiati
dal chiarore diurno.
Irene li accoglie
come nutrice al seno
e oltre l’etereo corpo vagano
a ricomporre lo scheletro del giorno
Intrecciati e sinuosi danzano
nel tempo dilatato
scandendo i passi
sul sordo e nero assito della notte.
Vana fatica è la loro
che felicità non alberga
nelle ragioni del vivere
ma nella vita stessa.